E' una delle costellazioni più spettacolari del cielo, sopratutto se viene osservata con orizzonte libero a sud e da una latitudine inferiore ai 43° N. La sua forma inconfondibile, la sua stella rossa Antares, il pungiglione sollevato e la sua vicinanza alla Via Lattea le forniscono un fascino inarrivabile. Nell'antichità era una costellazione ancora più imponente, dato che le stelle principali della Bilancia erano le chele dell'aracnide.
Il mito dello Scorpione è legato a quello di Orione: si tratterebbe dell'artefice della morte del cacciatore, punito per la sua vanagloria: lo Scorpione, scaturito dalla terra lo punse al piede uccidendolo. Zeus pose i due protagonisti agli antipodi della volta celeste: così quando lo Scorpione sorge, Orione tramonta, in modo che i due protagonisti non possano più incontrarsi, per l'eternità.
Lo Scorpione è ricco di oggetti interessanti. Appena a poco più di 1° ad ovest di Antares si trova M4, l'ammasso globulare più vicino al Sistema Solare, a poco più di 6.000 anni luce da noi. La sua vicinanza permise allo stesso Messier, che lo catalogò al 4° posto della sua lista, di risolverlo in stelle con il suo modesto strumento. Al suo interno è stato scoperto un pianeta, chiamato Matusalemme per la sua veneranda età stimata di 13 miliardi di anni.
M6 è invece un ammasso aperto che rimane appena sopra il “pungiglione”: è chiamato l'Ammasso Farfalla, e in effetti già con un buon binocolo si riconosce la forma di un piccolo lepidottero, con tanto di antenne, ali e addome. Dovrebbe distare da noi poco meno di 2.000 anni luce.
NGC 6302 è invece la Nebulosa Farfalla, si trova appena ad ovest della punta del pungiglione ed è una nebulosa planetaria. La fotografia scattata dal Telescopio Spaziale Hubble è una delle più suggestive in assoluto. La stella centrale è uno degli astri più caldi che si conoscono, poco meno di 200.000 °C di temperatura superficiale! Dista 3.400 anni luce da noi ed ha un diametro di 3 anni luce.